Approcci teorici in Psicoterapia
LA PSICOTERAPIA nasce come disciplina che “si occupa della cura di disturbi psicopatologici di diversa gravità, da quelli nevrotici a quelli psicotici, tali da nuocere al benessere della persona ed, in alcuni casi, da ostacolarne lo sviluppo o causarle invalidità nello svolgimento delle normali attività quotidiane.” Si avvale di tecniche applicative della psicologia dalle quali prende specificazione nei suoi diversi orientamenti teorici: psicoterapia psicodinamica, sistemico-relazionale, gestaltica, cognitivo-comportamentale, ecc.
In realtà, le persone che svolgono un lavoro di psicoterapia sono perlopiù persone sane (da un punto di vista psicopatologico) e con molteplici risorse personali, che avvertono un disagio profondo in relazione ad una storia di vita o ad un vissuto doloroso che condiziona e limita la loro vita presente. Le sedute di psicoterapia mirano a una migliore gestione oppure alla risoluzione dei vissuti emotivi che impediscono alla persona di vivere con piacere e con pienezza il proprio presente.
La psicoterapia è un percorso di durata variabile che può avere obiettivi precisi oppure essere di tipo conoscitivo ed esplorativo, che può portare ad un cambiamento profondo della persona aiutandola a modificare la propria personalità oppure a trovare un equilibrio di vita più soddisfacente.
Psicoterapia psicodinamica
E’ una forma di psicoterapia basata sulla concezione e sulle metodologie della Psicoanalisi e, più in generale, della Psicologia Dinamica, ma che si sviluppa con incontri meno frequenti e con una durata molto ridotta rispetto al trattamento psicoanalitico. Il setting nella Psicoterapia Psicodinamica è quindi differente da quello della Psicanalisi classica e la tecnica utilizzata è più eclettica. La frequenza delle sedute è di una o due a settimana e la durata del trattamento può essere concordata a priori oppure mantenuta aperta per un periodo di valutazione iniziale.
Sono stati elaborati anche vari modelli di Psicoterapia dinamica breve per il trattamento di sintomi specifici, ma in genere l’indicazione per la Psicoterapia Psicodinamica prevede, oltre al trattamento sintomatologico, un intervento più ampio finalizzato allo sviluppo e al rinforzo delle risorse personali.
E’ basata sull’esplorazione degli aspetti poco conosciuti del Sé e delle loro influenze sulle relazioni attuali e sui sintomi psicopatologici. Tali aspetti vengono indagati in base alle loro manifestazioni nella relazione terapeutica.
Psicoterapia sistemico-relazionale
E’ un metodo di trattamento che analizza i problemi individuali a partire dal contesto familiare in cui l’individuo è inserito. La famiglia è considerata quindi nel suo insieme, come un “sistema” i cui membri hanno un rapporto di interdipendenza l’uno dall’altro (se cambia una parte cambiano anche le altre e se cambia il sistema cambiano anche le singole parti). L’elemento chiave di questo approccio consiste nell’analisi della comunicazione interpersonale: una modalità comunicativa non funzionale tra i membri della famiglia può indurre un disagio in un particolare soggetto del gruppo. Il paziente è quindi visto come il portatore di un disagio che in realtà è dell’intero sistema familiare e che a volte contribuisce a preservare l’equilibrio complessivo del sistema.
L’approccio sistemico relazionale prevede sedute individuali o familiari con cadenza variabile (settimanale o quindicinale) e, in genere, la presenza congiunta di due terapeuti.
Psicoterapia cognitivo-comportamentale
Rappresenta lo sviluppo e l’integrazione delle terapie comportamentali (orientate verso la modificazione del comportamento) e di quelle cognitiviste (orientate alla modificazione dei pensieri dell’individuo).
Questo tipo di terapia ha generalmente una durata medio-breve e ha come obiettivo principale quello di ridurre la sintomatologia del paziente.
Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di alcune terapie cognitivo-comportamentali nel trattamento in particolare dei disturbi d’ansia (fobie, attacchi di panico, etc..) e dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia nervosa).
Il lavoro si svolge in genere con cadenza quindicinale o mensile e verte sull’individuazione dei costrutti di pensiero e di interpretazione della realtà (cognitivi) e dei modelli di comportamento disfunzionali dell’individuo, al fine di poterli trasformare. Prevede l’assegnazione di specifici esercizi e di compiti da svolgere anche a casa e aiuta la persona a sviluppare strategie più efficaci per il fronteggiamento delle situazioni di difficoltà.
Psicoterapia Gestaltica
E’ una forma di psicoterapia umanistico-esistenziale che mette quindi al centro l’individuo (e non il terapeuta) come soggetto che possiede in sé le risorse necessarie per un buon adattamento e per il superamento delle difficoltà e delle crisi che incontra.
Questo tipo di orientamento prende avvio dagli studi sulla percezione che dimostrano come esista una dinamica inarrestabile di creazione di configurazioni figura-sfondo, che rappresentano continui cicli di contatto tra l’organismo e l’ambiente che lo circonda, secondo leggi ben definite.
Gli strumenti di lavoro sono di tipo esperienziale molto più che teorico (simulazioni, messe in scienza, sedia bollente, rappresentazioni, tecniche espressive, etc…) e l’obiettivo ultimo è quello di allargare il raggio delle possibilità del paziente, accrescendone il senso di responsabilità e di autonomia, riabilitandone l’emotività e migliorandone la capacità di adattamento ai differenti contesti, attraverso un’aumento della fiducia nelle proprie capacità ed un miglioramento della consapevolezza personale.