"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell'avere nuovi occhi"
- M. Proust

Intervento Breve Focalizzato sulle Voci

L’Intervento Breve Focalizzato sulle Voci consiste in un lavoro congiunto fatto dall’uditore insieme alla Psicologa. Ha una durata variabile che va dai 10 ai 20 colloqui individuali e si articola in 5 step fondamentali. Alcune considerazioni teoriche possono aiutare a comprendere la natura di questo intervento.

1) Le voci dell’uditore possono presentarsi isolate oppure possono essere associate ad un disagio psichico di varia natura ed entità: in prima battuta può essere quindi utile e/o necessaria una valutazione psicologica e diagnostica più approfondita e completa, che prevede la somministrazione di una batteria di test psicologici appositamente scelti. Alla fine di questa prima fase, verrà illustrato all’uditore il modo migliore per procedere, ovvero verrà condivisa e discussa con lui una proposta di lavoro da svolgere insieme.

2) Il disagio emotivo dell’uditore può essere la causa oppure la conseguenza delle voci stesse: ovvero può essere che “siccome stiamo male allora sentiamo le voci”, ma può anche essere vero che “le voci che sentiamo ci creano dei problemi nelle relazioni, al lavoro o nello svolgimento delle attività quotidiane”. Ad esempio: quando sentiamo delle voci possiamo essere spaventati e quindi isolarci dagli altri, oppure può diminuire la nostra capacità di concentrazione e quindi il nostro rendimento nello studio o nel lavoro, o ancora possiamo sentirci più confusi e diventare più impulsivi e così via. E’ molto importante, quindi, che l’uditore impari a gestire le voci che sente, perché non gli creino troppi impedimenti ed ostacoli: a questo scopo l’uditore verrà sostenuto ed incoraggiato a diventare più forte delle sue voci attraverso l’insegnamento e l’utilizzo di alcuni esercizi e l’applicazione di utili strategie che, se utilizzate con continuità, potranno migliorare il suo controllo su se stesso e sulle voci disturbanti. In questa fase potrebbe essere anche utile e suggerita la partecipazione ad un gruppo per uditori di voci.

3) Quando le voci sono disturbanti e se vengono vissute come un “nemico”, per poter vincere su di loro bisogna innanzitutto conoscerle bene: a questo scopo l’uditore verrà aiutato a mettere a fuoco le caratteristiche ed il contenuto delle voci che sente attraverso l’utilizzo di un’apposita Intervista, che lo aiuti a disegnare una “mappa” delle voci che sente, delle emozioni che prova e delle strategie che usa per fronteggiarle e, quindi, ad accrescere la propria consapevolezza di sé e della sua esperienza.

4) Le voci sono molto spesso legate ad emozioni specifiche che l’uditore prova e, a volte, parlano di cose che lo riguardano da vicino…sono come dei “messaggeri” che cercano di indicare la direzione da prendere ma che bisogna saper decifrare. Alcune voci ci portano un “messaggio segreto in una lingua straniera” che dobbiamo imparare a tradurre per non commettere errori (per esempio per non rischiare di eseguire i loro ordini prendendoli alla lettera) e per comprenderne il significato reale. In questa fase possono essere utili tecniche per imparare a dialogare con le voci.

5) A questo potrà succedere che l’uditore si accorga che le voci che sente sono legate a fatti o a persone della propria vita oppure a esperienze traumatiche della sua storia personale (come incidenti, violenze subite, separazioni o perdite di vario tipo, lutti o cambiamenti di vita importanti…) o, ancora, a sensazioni o a vissuti particolari che fa fatica a riconoscere o ad esprimere: adesso si tratta di lavorare sulle emozioni associate alle voci e sulle esperienze che le hanno provocate magari, se se ne sente il bisogno, anche attraverso un lavoro più approfondito di Psicoterapia individuale o di gruppo.